Perdite di antigelo: come riconoscerle e cosa fare per evitare ulteriori danni
L'antigelo - detto anche refrigerante - è il grande alleato del sistema di raffreddamento: controlla la temperatura del motore, evita il surriscaldamento e protegge dalla corrosione. Pertanto, quando c'è una perdita, i rischi sono molteplici.
Raramente le perdite si manifestano all’improvviso. Di solito sono annunciate da piccoli indizi, come macchie di colore sotto il veicolo, odore dolciastro, frequente abbassamento del livello nel serbatoio di espansione o guasti al riscaldamento.
Inoltre, se misurando il livello dell'olio si nota un aspetto lattiginoso dell’emulsione, potremmo trovarci di fronte a una perdita o perdita interna che richiede una diagnosi immediata. Ignorare questi indizi può portare a surriscaldamento, perdita di prestazioni e, nel peggiore dei casi, a danni alla guarnizione della testata. In questo modo, reagire in tempo fa la differenza tra una semplice riparazione e un problema di maggiore entità.
Il sistema di raffreddamento lavora a pressione e ad alta temperatura, quindi qualsiasi punto debole può diventare una perdita:
Innanzitutto dobbiamo pensare alla sicurezza. Se la temperatura sale o si nota vapore, dobbiamo fermarci e lasciar raffreddare il motore. Non aprire il coperchio del radiatore a caldo: il sistema è pressurizzato e ci si potrebbe ustionare Una volta raffreddato, controllare il livello nel serbatoio di espansione.
Se necessario, eseguire un rabbocco di emergenza, possibilmente con miscela 50/50 di antigelo e acqua distillata in modo da poter raggiungere l'officina. L'utilizzo della sola acqua è una soluzione provvisoria che conviene correggere al più presto in quanto riduce la protezione anticorrosiva e il punto di ebollizione. Se la lancetta risale, spegnere il motore e richiedere assistenza.
Bisogna anche tenere presente che la diagnosi professionale in un'officina ti fa risparmiare tempo e denaro. Una prova di pressione del sistema permette di localizzare le perdite senza avviare il motore: si pressurizza il circuito e si osserva dove compare il gocciolamento. Per fughe molto lievi si ricorre alla tintura UV, che rivela microfiltrazioni con un'apposita lampada. Se ci sono sintomi di perdita interna, questo test si integra con test chimici per rilevare i gas di combustione nel refrigerante e con una revisione dell'olio.
Inoltre, non tutti i casi di perdite comportano costi elevati. Ad esempio, la sostituzione di un tappo del radiatore o di un tubo di solito è rapida ed economica. La riparazione di una guarnizione testata è invece l'intervento più complesso: richiede smontaggio, progettazione e sostituzione di bulloneria e guarnizioni, oltre a fluidi nuovi.
La maggior parte delle perdite può essere evitata con una manutenzione semplice ma costante. Rispettare gli intervalli di cambio antigelo raccomandati dal produttore - di solito tra i 2 e i 5 anni - mantiene attivi gli additivi e la protezione anticorrosiva. Evitare anche di mescolare i tipi, poiché l'importante è rispettare le specifiche del veicolo.
Inoltre, bisogna ricordare di controllare periodicamente il livello di antigelo e lo stato del coperchio del radiatore e dei tubi flessibili. E non dimenticare le ventole, i relè e il termostato: il loro funzionamento ottimale aiuta il sistema a lavorare senza sovraccarichi. Infine, bisogna tenere presente che, dopo qualsiasi intervento sul sistema, è fondamentale spurgare correttamente.
Identificare in tempo i segnali, capirne le cause - da un semplice coperchio del radiatore a una guarnizione della testata - e ricorrere a una diagnosi professionale eviterà guasti costosi e prolungherà la vita del motore. Dunque, se sospetti che ci siano perdite, prenota subito una revisione con la tua officina di fiducia!